Capo Granitola, distante solo 75 miglia marine da Cap Bon in Tunisia, e punta più vicina all’Africa insieme a Capo Lilibeo e Capo Feto, riassume in maniera emblematica tutta la bellezza della costa orientale della Sicilia.
La borgata marina di Torretta Granitola si sviluppa, infatti, in un piccolo golfo, tra le spiagge sabbiose di Pozzitello e Kartibubbo (contigue a Tre Fontane) e le coste alte e rocciose di Mazara del Vallo, offrendo ai visitatori la possibilità di apprezzare entrambe le tipologie di litorale (Cala dei Turchi – 2 Vele Legambiente).
Antico borgo di pescatori risalente al 1857, Torretta Granitola ha ospitato la prima tonnara già intorno all’anno mille quando, sotto la dominazione araba, Capo Granitola era conosciuto come Ras el Belat.
La consacrazione industriale della tonnara avviene, però, nel 1944, e si protrae fino al 1972, anno della chiusura definitiva degli stabilimenti. Torretta Granitola si presenta, oggi, come una località sospesa nel tempo, in cui le attività lavorative di più di un secolo fa sembrano ancora rivivere nella bellezza del piccolo porto naturale e nei resti della vecchia tonnara, grazie ai quali si respira un’aria quasi sacra, intoccabile.
Emblema di tranquillità e silenzio, la località balneare di Torretta Granitola deve parte del suo fascino anche alle antiche torri di avvistamento, erette nel 1600 a scopo difensivo contro l’armata turca, e al suo possente faro del 1862 che, dall’alto dei suoi 38 metri e 153 interminabili gradini, illumina per tre secondi ogni sette le notti torrettesi (coprendo una distanza di 23 miglia marine). Completano, poi, il quadro gli antichi casolari rurali sparsi nelle campagne circostanti e il vecchio Calvario, mentre il silenzio e l’aria fresca che qui si respira anche nelle più afose delle giornate estive, rendono Torretta Granitola una vera perla della costa occidentale.